Lago d’Orta: alla scoperta dei santuari

Nella splendida cornice del Lago d’Orta non troviamo solo itinerari sportivi, enogastronomici, naturalistici e vacanze di relax, ma anche numerosi e suggestivi percorsi religiosi dove altissimi esemplari architettonici custodiscono importanti opere d’arte e testimoniano una grande fede ben radicata nel territorio, fin da tempi lontanissimi. LagoMaggiore.net, portale turistico specializzato nella zona dei laghi, ha stilato un elenco di luoghi e percorsi mistici che vale la pena vedere almeno una volta nella vita. La lista vuole essere solo un piccolo esempio di ciò che si può ammirare in questi splendidi luoghi a ridosso del Lago d’Orta.

Uno dei santuari più significativi di questa zona è sicuramente il Sacro Monte di Orta. Posto su un’altura che si affaccia sul Lago d’Orta e si integra perfettamente con il paesaggio circostante, il Sacro Monte di Orta è tanto suggestivo da suscitare una forte concentrazione spirituale. Il luogo è dedicato a San Francesco e le venti cappelle che costituiscono il santuario avevano lo scopo di raccontare ai pellegrini, in maggioranza analfabeti, la vita del Santo, attraverso le immagine degli affreschi e le statue in terracotta. Le cappelle sono locate in un percorso a spirale che segue l’andamento della costa del promontorio; la loro costruzione iniziò alla fine del Cinquecento per opera dell’abate Amico Canobio. Poiché la loro realizzazione si protrasse per circa un secolo, è possibile notare una profonda differenza tra le prime rappresentazioni e quelle concluse alla fine: il loro stile va dal tardo Rinascimento al Rococò passando per il Barocco. Il cantiere vide all’opera grandi artisti come i fratelli Fiamminghini, Cristoforo Prestinari, Dionigi Bussola e molti altri. Le venti cappelle sono collegate fra loro da splendidi viali alberati, in un contesto naturalistico di ineguagliabile bellezza. Il percorso non presenta grandi difficoltà. Se non ci si sofferma troppo a lungo davanti alle cappelle, l’itinerario si conclude in circa 50 minuti, mentre per una visita completa e contemplativa occorrono circa due ore. Prima di iniziare il percorso è consigliabile passare dall’ufficio informazioni del parco e acquisire il depliant della Riserva in cui viene riportato nel dettaglio il percorso della via Crucis di San Francesco. 

Dove mangiare vicino al Sacro Monte di Orta
Finito l’itinerario artistico-religioso, è possibile rifocillarci al ristorante che si trova al centro della Riserva Naturale del Sacro Monte, in un edificio francescano del Seicento, caratterizzato da sale rustiche, sobrie ed essenziali che si affacciano sul parco attraverso grandi vetrate, in un atmosfera surreale in cui si viene catturati da un senso di benessere e di fascino. I piatti sono tipici della regione e della zona lacustre e comprendono meravigliosi risotti, ma anche coregone, bagna cauda e lumache. Inoltre, se la fame pomeridiana coglie di sorpresa e il languore è difficile da domare, è possibile fare un salto al Ristorante” La Taverna”, che si trova a Miasino all’interno del B&B “La Fattoria del Pino”. La particolarità di questo luogo di ristoro è proprio nell’orario di apertura: tutte le domeniche, dalle ore 16.00 alle 19.30, è possibile consumare una ricca merenda con degustazione di prodotti locali, salumi e formaggi, a chilometri zero, accompagnati da un buon vino o dalla birra prodotta sul luogo. Volendo pernottare, “La Fattoria del Pino” offre l’opportunità di godere di un luogo completamente immerso nella natura rigogliosa, in una struttura nata a metà del secolo scorso come allevamento di cavalli.

Un altro itinerario che vale la pena percorrere in questa zona è situato nei pressi del Lago d’Orta. Da queste parti è possibile raggiungere, con una certa facilità, il Santuario Mariano di Oropa dedicato alla Madonna Nera. Situato a circa 10 chilometri da Biella, questo suggestivo santuario si trova a circa 1200 metri di altitudine, in un meraviglioso scenario di montagne che fanno parte delle Prealpi biellesi. Secondo la tradizione, il primo nucleo del santuario risalirebbe al IV secolo per opera di San’Eusebio, primo vescovo di Vercelli. Antichi documenti attestano comunque l’esistenza del luogo sacro nel XIII secolo, che riportano dell’esistenza delle due primitive chiese di Santa Maria e San Bartolomeo. Nate con caratteristiche di eremo, le due chiese costituivano un punto di transito per i pellegrini che da est andavano verso la Valle d’Aosta . Nel corso dei secoli il Sacro Monte di Oropa subì molte modifiche fino a diventare il grande monumento che possiamo ammirare oggi. La struttura si articola su tre piazzali a terrazza e i luoghi di culto sono due: la Basilica Superiore, consacrata nel 1960, di proporzioni imponenti e in totale armonia con le alte vette circostanti, e la Basilica Antica, di proporzioni più modeste realizzata nel Seicento e che si raggiunge attraverso una scalinata monumentale e la Porta Regia. Lo scenario incontaminato e la sacralità del contesto fanno di questo luogo una meta veramente imperdibile.

Dove mangiare vicino Santuario Mariano di Oropa 
E’ possibile fermarsi a mangiare nei pressi del santuario al ristorante Valfrè, dove una rustica cucina montanara offre pietanze squisite ed insaccati introvabili, come il salame d’oca, speck di cinghiale e bresaola di cervo servito con castagne al miele, polenta concia, ravioli al Castelmagno, fonduta e noci, tagliata di cervo con verdure, cervo in salmì, cinghiale con polenta, tagliata di cervo con porcini. Da assaggiare il formaggio agliato e il tipico San Carlino. In chiusura, da non perdere lo strudel e il liquore di visciole come digestivo.

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