Come non si promuove il turismo religioso: un esempio concreto

La tecnologia è utile, anzi può essere perfino indispensabile per la promozione del territorio, ma è solo uno strumento, al Comune di Potenza non la pensano così, visto l'uso che ne hanno fatto.

Non avevo ancora verificato cosa era possibile vedere con il proprio smartphone, leggendo il QRCode apposto anche sulle facciate delle Chiese potentine, anche se ne immaginavo l'inutilità, atteso il mancato utilizzo del materiale multimediale sul turismo religioso, disponibile gratuitamente nel web, perfino sul sito ufficiale del Comune di Potenza.

Infatti, applicando il proprio smartphone sul codice, si apre la pagina del Comune di Potenza, dove è presente la "canonica" descrizione della Chiesa, prescindendo dalla tecnologia obsoleta del sito istituzionale, che non consente l'agevole lettura, questa è la dimostrazione dell'inutilità di questo sforzo culturale fatto da questa Amministrazione Comunale, in quanto non porta nessun valore aggiunto per la promozione del turismo religioso cittadino.

Quindi se da un lato bisogna comunque apprezzare il fatto di guardare alle nuove tecnologie, dall'altro si evince in tutto il suo vigore l'assenza di una precisa strategia per favorire realmente lo sviluppo anche del turismo religioso in Città, che rappresenta il cardine dell'offerta turistica del Comune di Potenza.

Inutili i tentativi effettuati per far utilizzare almeno i video, piuttosto che inserire i recapiti telefonici dei referenti, oltre che l'email ed il sito dedicato ai percorsi turistici del Comune di Potenza, realizzati dall'Ufficio Diocesano per la Pastorale del Turismo dell'Arcidiocesi di Potenza, che è riuscito ad attivare questa offerta turistica nella più totale indifferenza delle Istituzioni pubbliche preposte alla promozione e sviluppo del turismo.

Immaginiamo per un attimo un turista che si trova con il suo smartphone davanti a queste targhette, perderà del tempo per leggere una sterile descrizione ? o forse vorrebbe avere informazioni sul percorso da effettuare, per l'ironia della sorte, il QRcode messo per la Cattedrale di San Gerardo di Potenza, è ubicato proprio sotto le lapidi da dove inizia il percorso spirituale che ho predisposto, ma era troppo perfino spiegare il significato di queste due lapide....

Purtroppo, non è un caso isolato, ieri erano le sterili mappe cartacee, oggi le targhette per gli smartphone, ma la sostanza non cambia, ci si limita all'aspetto superficiale, sembra non importare a nessuno definire i singoli percorsi turistici spirituali, anche per rendere accessibili tutti quei luoghi che per diverse esigenze sono chiusi, poco importa che dalla definizione dei percorsi turistici religiosi è possibile creare occupazione, oltre che una migliore promozione turistica del territorio.

Il diffuso analfabetismo telematico, unito alla mancanza di professionalità, anche perché i soggetti preposti si limitano ad operazioni inutili di facciata, come nel caso segnalato in questo articolo, amplificano gli effetti negativi e devastanti per il futuro turistico del territorio, soprattutto per tutte quelle località che non sono da considerare propriamente mete turistiche, ma non solo....

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