Il mancato raccordo dei soggetti che si occupano di turismo religioso

turisti in fila al Duomo di Milano
Molti sono gli esempi concreti da raccontare, scaturiti dal mancato raccordo di tutti i soggetti che si occupano di turismo religioso.

L'assenza di un coordinamento, nonostante le tante Istituzioni che dovrebbero svolgere anche questa funzione, certamente amplifica e moltiplica le criticità per lo sviluppo del turismo.

Volendo analizzare quanto accade nel turismo religioso è inconcepibile che non ci sia alcun raccordo fra le guide turistiche ed i parroci delle chiese storiche, inserite nei percorsi turistici locali, con una responsabilità che può essere equamente divisa dalle parti.

Infatti, da un lato la Chiesa dovrebbe predisporre lo "standard" del percorso turistico religioso, anche tramite il proprio organo preposto, l'Ufficio per la Pastorale del Turismo, mentre le guide turistiche, dovrebbero quanto meno concordare le modalità della visita.

Tuttavia, le guide turistiche, forti dell'abilitazione ottenuta, non si pongono minimamente il problema della necessità di interfacciarsi con il parroco responsabile della Chiesa, piuttosto che con l'ufficio diocesano preposto, salvo poi lamentarsi per le disfunzioni che si verificano.

Non è un caso isolato trovare la Chiesa chiusa, piuttosto che non poter accedere ai luoghi significativi interni chiusi al pubblico, ma anche altre problematiche, ad esempio le funzioni religiose, per citarne solo alcune, con il paradosso che un disagio, può causare danni a tutti.

Ma evidentemente non importa a nessuno dei danni arrecati direttamente al turista ed alla propria professionalità, senza considerare tutti quelli indiretti per il settore del turismo religioso, in quanto si perde perfino l'opportunità di una promozione a costo zero.

Il fatto stesso che ancora oggi esista la possibilità di sviluppare il turismo religioso, è emblematico di come anche le Istituzioni preposte al turismo locale non si siano occupate, con risultati significativi, di avviare il necessario coordinamento fra tutti i soggetti preposti al settore.

Per questa motivazione è necessario creare una forte sinergia, finalizzata all'avvio di azioni concrete, che non si limitino ai soli aspetti superficiali, come spesso, purtroppo accade, ma per sviluppare ed organizzare tutti i percorsi turistici religiosi possibili, da utilizzare quale volano per il rilancio di tutta l'offerta turistica locale.

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